Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36988 del 6 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:36988PEN

Massima

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Il diritto di querela, quale manifestazione della volontà punitiva della persona offesa, non richiede l'utilizzo di formule particolari e può essere desunto anche da atti che non contengano un'esplicita dichiarazione in tal senso, purché emerga con chiarezza l'intenzione di attivare l'azione penale. Pertanto, la riserva di costituzione di parte civile espressa dalla persona offesa all'atto della denuncia è sufficiente a integrare la valida presentazione della querela, anche in assenza di una formale richiesta di punizione del soggetto denunciato, dovendosi in ogni caso interpretare in senso favorevole all'esercizio di tale diritto eventuali situazioni di incertezza. La condotta provocatoria della persona offesa non può essere desunta dalla mera esistenza di contrasti o divergenze di vedute con l'imputato circa la strategia processuale da adottare, essendo necessario che emergano elementi oggettivi idonei a dimostrare un comportamento ingiusto e preordinato a indurre reazioni emotive sproporzionate. Inoltre, la mancata concessione all'imputato del diritto di prendere la parola per ultimo nella discussione finale, pur costituendo una violazione del principio dell'oralità del processo penale, non determina la nullità della sentenza ove risulti che l'imputato abbia comunque potuto esercitare pienamente il suo diritto di difesa, come nel caso in cui abbia depositato una memoria difensiva. Infine, l'intervenuta depenalizzazione del reato di ingiuria comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza limitatamente a tale addebito, mentre per il residuo reato di minaccia la Corte di Cassazione può procedere alla rideterminazione della pena, tenendo conto dei limiti edittali previsti per tale fattispecie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 10 ottobre 2014 dalla Corte di appello di Palermo;
visti gli atti, la sentenza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BIRRITTERI Luigi, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata con riguardo all'addebito di ingiuria, perche' il fatto non e…

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