Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 3263 del 2011

ECLI:IT:TARMI:2011:3263SENT

Massima

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Il rilascio di un permesso di costruire in sanatoria, a seguito della stipula di un atto notarile di asservimento ai sensi dell'art. 3, comma 7, della legge regionale n. 13/2009, determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente all'impugnazione degli atti amministrativi precedentemente adottati dal Comune, quali l'ordinanza di demolizione, i provvedimenti di inibizione e sospensione dei lavori, rendendo il ricorso improcedibile. Tale principio si fonda sulla considerazione che, una volta ottenuto il titolo edilizio in sanatoria, il ricorrente non ha più alcun interesse concreto ed attuale all'annullamento degli atti impugnati, essendo venuta meno la lesione della sua sfera giuridica. La compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti è giustificata dalla sopravvenuta carenza di interesse e dall'espressa adesione della difesa del Comune all'istanza dei ricorrenti in tal senso, in applicazione del principio di equità processuale.

Sentenza completa

N. 02424/2010
REG.RIC.

N. 03263/2011 REG.PROV.COLL.

N. 02424/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2424 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Milano, via Sforza, n. 43;

contro

Comune di Villasanta, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo, in Milano, c.so ((omissis)), n. 28;

per l'annullamento

dei seguenti atti assunti dal responsabile del Settore Edilizia Privata Urbanistica e S.U.A.P.:

- ordinanza di demolizione del 12 ottobre 2010 n. 141/2010, notificata il 18.10.10, avente a…

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