Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 26316 del 22 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:26316PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, il requisito dei "gravi indizi di colpevolezza" di cui all'art. 273 c.p.p. non si atteggia allo stesso modo del termine "indizi" inteso quale elemento di prova idoneo a fondare un motivato giudizio finale di colpevolezza, essendo sufficiente qualunque elemento probatorio idoneo a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato in ordine ai reati contestati. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza sulla base di una valutazione complessiva degli elementi probatori, anche di natura indiziaria, quali il contenuto delle intercettazioni telefoniche, senza che tale apprezzamento possa essere sindacato in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o violazione di norme di legge. Inoltre, ai fini della sussistenza del pericolo di reiterazione del reato, il giudice può desumere la pericolosità sociale dell'indagato dalle specifiche modalità e circostanze del fatto, le quali possono essere prese in considerazione anche per valutare la personalità dell'agente, in quanto costituiscono un elemento significativo per apprezzarne la capacità a delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - rel. Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. l'(OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1055/2014 del Tribunale - SEZIONE RIESAME - di Torino del 11.11.2014;

Visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

Udita all'udienza camerale del 10 aprile 2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. D'ISA Claudio.

Udite le richieste del Procuratore Generale, nella persona del Dott.ssa FODARONI ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

L'avv. (OMISSIS), difensore d…

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