Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29164 del 12 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29164PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il comportamento violento e oppositivo nei confronti di un pubblico ufficiale, anche in stato confusionale e senza percepire la qualità di pubblico ufficiale, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale, essendo sufficiente l'opposizione materiale all'attività del pubblico ufficiale, a prescindere dalla consapevolezza dello status di quest'ultimo. La responsabilità penale può essere affermata sulla base delle dichiarazioni della persona offesa, purché attendibili e riscontrate, anche in assenza di ulteriori prove, salvo che non emergano elementi di contrasto o incoerenza tali da inficiarne l'attendibilità. La determinazione della pena deve tenere conto di tutte le circostanze del caso concreto, comprese quelle attenuanti, senza che il mancato bilanciamento di queste ultime in sede di appello possa essere dedotto per la prima volta in sede di legittimità. Le statuizioni civili, ivi compreso il rimborso delle spese legali in favore della parte civile, devono essere adeguatamente motivate con riferimento ai parametri normativi, anche in assenza di specifica richiesta. La prescrizione del reato, intervenuta successivamente alla pronuncia della sentenza impugnata, non può essere valutata in sede di legittimità, essendo preclusa la deduzione di questioni non prospettate in appello. Infine, la causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p. non ricorre "ictu oculi" e necessita di una specifica valutazione nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/01/2015 della CORTE DI APPELLO di CAGLIARI; visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANGELO CAPOZZI;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. CORASANITI GIUSEPPE, che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza in epigrafe al Corte di appello di Cagliari - a seguito di gr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.