Cassazione penale Sez. I sentenza n. 1226 del 10 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:1226PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) può essere integrato anche attraverso condotte che non si concretizzano in comunicazioni dirette alla vittima, ma che comunque siano idonee a creare in essa uno stato di ansia e preoccupazione, come l'invio di messaggi a terzi contenenti informazioni riservate sulla vittima stessa. In tali casi, il sequestro preventivo dei dispositivi elettronici dell'indagato è legittimo al fine di consentire l'espletamento di accertamenti tecnici volti a verificare il coinvolgimento dello stesso nella realizzazione delle condotte persecutorie, anche qualora emerga la possibilità che tali condotte siano state orchestrate con l'apporto di soggetti diversi dall'indagato. Il giudice del riesame, nel valutare la sussistenza del fumus commissi delicti e la necessità del mantenimento del vincolo cautelare reale, deve effettuare un giudizio di astratta configurabilità del reato, senza entrare nel merito della concreta fondatezza dell'accusa, essendo sufficiente che gli elementi acquisiti rendano utile l'espletamento di ulteriori indagini per acquisire prove certe o ulteriori del fatto, non altrimenti esperibili senza la sottrazione del bene all'indagato o il trasferimento di esso nella disponibilità dell'autorità giudiziaria. Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza del tribunale del riesame è ammesso solo per violazione di legge, comprensiva sia degli "errores in iudicando" o "in procedendo", sia di vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Relatore

Dott. GALATI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Ca.So. nato il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 17/03/2023 del TRIB. LIBERTA' di PIACENZA
udita la relazione svolta dal Consigliere DANIELE CAPPUCCIO;
lette le conclusioni del PG SIMONE PERELLI, il quale ha chiesto dichiararsi
l'inammissibilità del ricorso, e quelle del difensore del ricorrente, che ha insistito per il suo accoglimento;
1. Con ordinanza del 17 marzo 2023, il Tribunale del riesame di Piacenza ha confermato, in quale giudice del rinvio, la richiesta di riesame presentata da Ca.So., sottoposto ad indagini preliminari per il reato di…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.