Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2906 del 22 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2906PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La valutazione della prova testimoniale e della credibilità della persona offesa rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale, attraverso un'approfondita e logica analisi delle dichiarazioni rese, può legittimamente ritenere provata la responsabilità penale dell'imputato, anche in presenza di versioni contrastanti, purché la motivazione sia congrua, esaustiva e rispettosa dei criteri di cui all'art. 192 c.p.p. Pertanto, il giudizio di merito che si fondi su una puntuale e adeguata valutazione della prova testimoniale, senza incorrere in vizi logici o giuridici, non è censurabile in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o travisamento dei fatti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antoni - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/12/2017 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO SETTEMBRE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore CESQUI ELISABETTA, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi.
udito il difensore degli imputati, avv. (OMISSIS), che si riporta ai motivi di cui chiede l'accoglimento.
RITE…

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