Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3955 del 2009

ECLI:IT:TARLAZ:2009:3955SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo che ordina la cessazione di un'attività ritenuta abusiva perde di rilievo giuridico qualora l'amministrazione competente successivamente autorizzi l'apertura della medesima attività, in accoglimento della relativa istanza presentata dal privato. In tal caso, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di cessazione diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto l'autorizzazione concessa rende priva di utilità pratica la pronuncia di annullamento richiesta. Il giudice amministrativo, in tale ipotesi, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando integralmente le spese di lite tra le parti, in considerazione del mutamento della situazione giuridica sostanziale intervenuto nelle more del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE II TER
composto dai Magistrati:
Michele PERRELLI - PRESIDENTE
Antonio VINCIGUERRA - COMPONENTE rel.est.
M.Cristina QUILIGOTTI - COMPONENTE
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 949/2008 R.G. proposto da Sh. s.r.l., in persona del suo rappresentante legale, rappresentata e difesa dall'avv. Fa. Pe., ed elettivamente domiciliato in Ro., circonvallazione Tr. - (...);
contro
Comune di Ro. in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Gu. Fr., ed elettivamente domiciliato in Ro., via De. Te. di Gi. (...);
per l'annullamento
della determinazione dirigenziale 14.12.2007 n. 2524 del Municipio XI del Comune di Ro., Sportello Unico Attività Produttive, Ufficio Commercio, con la quale è stata ordinata cessazione di attività abusiva;
Visto il ricorso con gli atti e documenti allegati;
Visto l&#x…

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