Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48454 del 4 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:48454PEN

Massima

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Il reato di resistenza a pubblico ufficiale si configura quando l'agente, anche con condotte omissive o commissive, impedisce, intralcia o compromette, anche solo parzialmente e temporaneamente, la regolarità dell'espletamento di un atto di ufficio o di servizio da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, indipendentemente dall'esito positivo o negativo dell'azione e dall'effettivo verificarsi di un impedimento che ostacoli il compimento degli atti predetti. La convinzione dell'imputato di opporsi ad un atto illegittimo non integra una scriminante putativa, ma al più l'allegazione della supposizione soggettiva degli estremi degli atti arbitrari, i quali devono tuttavia concretizzarsi in condotte obiettivamente arbitrarie e non solo nell'opinione dell'agente. Ai fini della determinazione della pena, la condotta dell'imputato, connotata da particolare aggressività ed offensività, non può ritenersi di minimale rilievo rispetto a quella del coimputato, ma anzi di analogo spessore e volta a sostenerne l'esecuzione, sicché il giudice di merito può legittimamente escludere la concessione delle invocate attenuanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GARRIBBA Tito - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA Francesco - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaeta - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 13724/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 07/03/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 06/11/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GAETANO DE AMICIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott.ssa ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 7 marzo 2012 la Corte d…

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