Cassazione penale Sez. I sentenza n. 48014 del 19 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:48014PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione non può procedere alla rideterminazione della pena in sede esecutiva per il reato di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309 del 1990, qualora la sentenza di condanna sia divenuta irrevocabile anteriormente all'entrata in vigore delle modifiche legislative più favorevoli introdotte dal D.L. n. 146 del 2013, convertito dalla L. n. 10 del 2014. Ciò in quanto il fenomeno della successione di leggi penali nel tempo incontra il limite della formazione del giudicato, ai sensi dell'art. 2, comma 4, c.p., non potendosi applicare retroattivamente la disciplina sanzionatoria più mite entrata in vigore successivamente alla commissione del fatto. Il giudice dell'esecuzione è pertanto tenuto a valutare il quadro normativo e sanzionatorio vigente all'epoca del reato, senza poter adeguare la pena alla nuova cornice edittale più favorevole, in ossequio al principio di irretroattività della legge penale sfavorevole al reo. Tale principio, di rango costituzionale, impedisce di rimettere in discussione il giudicato penale ormai formatosi, anche a fronte di successive modifiche legislative che introducano un trattamento sanzionatorio più mite, dovendosi in tali casi applicare la disciplina vigente al momento della commissione del fatto. Il giudice dell'esecuzione non può quindi sostituire la pena detentiva con quella del lavoro di pubblica utilità, prevista dalla nuova normativa, in quanto tale modifica risponde al principio di cui all'art. 2, comma 4, c.p. e non incide sull'intrinseca legittimità del sistema sanzionatorio all'epoca del giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/10/2021 della CORTE APPELLO di ROMA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa LIUNI TERESA;
lette le conclusioni del Procuratore generale, Dott. CUOMO LUIGI, il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'impugnata ordinanza.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 20/10/2021 la Corte di appello di Roma, in funzione di giudice dell'esecuzione, ha rigettato la richiesta avanzata da (OMISSIS) di rideterminazione …

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