Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 12689 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:12689SENB

Massima

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La mancata comunicazione dell'avvio del procedimento amministrativo, pur in presenza di una fattispecie regolamentare a contenuto vincolato, comporta l'annullamento del provvedimento finale, in quanto la relativa adozione da parte dell'Amministrazione deve necessariamente conseguire dalla constatazione della sussistenza di una data situazione di fatto, la quale risulta in astratto contestabile e necessita di adeguato approfondimento in sede di contraddittorio procedimentale. Il rispetto del principio di partecipazione, sancito dall'art. 7 della legge n. 241/1990, costituisce un presupposto essenziale per l'adozione di un provvedimento amministrativo valido ed efficace, anche laddove la norma applicabile preveda un contenuto vincolato dell'atto finale. L'omissione della comunicazione di avvio del procedimento, infatti, pregiudica irrimediabilmente il diritto di difesa del destinatario del provvedimento, impedendogli di far valere le proprie ragioni e di contribuire all'accertamento dei presupposti di fatto e di diritto posti a fondamento dell'azione amministrativa. Tale vizio procedimentale, pertanto, determina l'annullamento del provvedimento finale, a prescindere dalla fondatezza o meno delle contestazioni mosse dal destinatario avverso i presupposti applicativi della fattispecie regolamentare. Il principio di partecipazione, quale corollario del più ampio principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, riveste carattere di inderogabilità e non può essere derogato nemmeno in presenza di provvedimenti a contenuto vincolato, in quanto la verifica della sussistenza dei relativi presupposti di fatto e di diritto non può prescindere dal contraddittorio con il soggetto interessato.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/06/2024

N. 12689/2024 REG.PROV.COLL.

N. 05967/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 5967 del 2024, proposto da
Riontino Gian Matteo, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Cresti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Riccardo Taurasi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, come da procura in atti;

per l'annullamento

DELLA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. CA/711 del 21/03/2024, PROT. CA/48817/2024 DEL MUNICIPIO ROMA I° avente ad oggetto: dec…

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