Il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche si configura quando l'agente, mediante artifici e raggiri, fraudolentemente ottiene l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, indipendentemente dalla lettura o meno del modulo prestampato, in quanto la sottoscrizione di tale documento implica la consapevolezza della richiesta di un beneficio economico non spettante. La condotta dell'imputato, laureato e quindi dotato di adeguata capacità di comprensione, esclude l'errore sul fatto, essendo irrilevante la mancata lettura del modulo, trattandosi di massima di esperienza che i cittadini solitamente non leggono attentamente i moduli prestampati. Pertanto, la responsabilità penale sussiste anche in assenza di una specifica dimostrazione dell'errore, essendo sufficiente la prova dell'ottenimento fraudolento dell'esenzione. Inoltre, la mancata richiesta specifica e motivata di conversione della pena detentiva in pecuniaria non comporta l'obbligo di una specifica motivazione da parte del giudice di appello, il quale può legittimamente rigettare la richiesta generica senza ulteriori argomentazioni, salvo il caso in cui siano dedotti elementi idonei all'accoglimento della stessa.