Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1102 del 13 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:1102PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che si introduce abusivamente in un sistema informatico protetto da misure di sicurezza, in uso alle forze di polizia, commette il reato di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico di cui all'art. 615-ter c.p., anche qualora l'imputazione contenga una descrizione sufficiente del fatto-reato, indicando la qualità del soggetto agente, il sistema informatico violato e il periodo di commissione degli accessi abusivi, mentre la conoscenza dei singoli accessi in contestazione è garantita dagli atti inseriti nel fascicolo processuale che li indicano in maniera specifica. Tale condotta è punibile anche in assenza di una enunciazione del fatto in forma chiara e precisa nel decreto che dispone il giudizio, essendo sufficiente che l'imputato sia posto in condizione di conoscere in modo ampio l'addebito contestato, al fine di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa. La nullità derivante dalla notifica del decreto di citazione in appello al difensore non domiciliatario, anziché all'originario difensore presso il cui studio l'imputato aveva eletto domicilio, è una nullità di ordine generale a regime intermedio, suscettibile di sanatoria, che deve essere eccepita tempestivamente, pena l'inammissibilità della relativa doglianza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico Vittor - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabet - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/03/2021 della CORTE di APPELLO di ROMA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Elisabetta Maria Morosini;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Lignola Ferdinando, che ha chiesto di annullare la sentenza con rinvio per il giudizio.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Roma …

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