Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15045 del 5 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:15045PEN

Massima

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La partecipazione all'associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416-bis c.p., non richiede necessariamente il compimento di specifici atti esecutivi del programma criminoso, essendo sufficiente che il soggetto assuma o gli venga riconosciuto il ruolo di componente del sodalizio e aderisca consapevolmente al programma criminoso, accrescendo così la potenziale capacità operativa e la temibilità dell'associazione. La prova della partecipazione può essere desunta da indicatori fattuali dai quali, sulla base di attendibili regole di esperienza attinenti al fenomeno della criminalità organizzata, possa logicamente inferirsi l'appartenenza al sodalizio, purché si tratti di indizi gravi, precisi e concordanti, idonei a dare la sicura dimostrazione della costante permanenza del vincolo associativo, con riferimento al periodo temporale considerato dall'imputazione. Anche la semplice affiliazione rituale, ove non seguita dalla commissione di delitti-fine, può integrare la condotta partecipativa, in quanto l'obbligo di prestare ogni propria disponibilità al servizio dell'associazione accresce la potenzialità operativa e la capacità di inserimento nel tessuto sociale della consorteria criminale. Inoltre, la partecipazione può essere integrata anche dalla messa a disposizione del soggetto, in via tendenzialmente durevole e continua, delle proprie energie per il conseguimento dei fini criminosi comuni, nella consapevolezza del contributo fornito dagli altri associati e della metodologia sopraffattoria propria del sodalizio. Pertanto, ai fini della prova della partecipazione, non è necessario il compimento di specifici atti esecutivi del programma criminoso, essendo sufficiente la dimostrazione dell'inserimento organico del soggetto nel gruppo criminale e della sua adesione consapevole al programma delinquenziale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 08/03/2017 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CATENA Rossella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostitu…

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