Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3125 del 22 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3125PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di stampo mafioso può essere desunto dalla sua partecipazione attiva e consapevole alle dinamiche e alle gerarchie del sodalizio criminale, dimostrata dal suo ruolo di amministratore e legale rappresentante di società utilizzate per il reinvestimento dei proventi illeciti e la preservazione del patrimonio di origine mafiosa. La prova della partecipazione all'associazione non richiede necessariamente la dimostrazione di specifici contributi al mantenimento di una cassa comune o di azioni di rafforzamento del sodalizio, essendo sufficiente l'accertamento di un ruolo dinamico e funzionale nell'ambito del gruppo organizzato, di cui il soggetto fa parte e viene considerato tale. Ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, opera la presunzione di sussistenza e adeguatezza della misura, stabilita dall'art. 275, comma 3, c.p.p., che può essere superata solo in presenza di elementi specifici e concreti, idonei a dimostrare l'estraneità del soggetto al contesto associativo. Tuttavia, l'interesse all'impugnazione del provvedimento cautelare, una volta revocato o divenuto inefficace, sussiste solo ove l'indagato intenda far valere l'insussistenza delle condizioni di applicabilità della misura restrittiva in relazione a presupposti diversi da quelli suscettibili di fondare la pronuncia di proscioglimento nel procedimento principale, non potendo essere conseguita nel procedimento incidentale "de libertate" una "decisione irrevocabile" sulla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. CAIAZZO Luigi Pietro - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 753/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 18/04/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;

sentite le conclusioni del PG Dott. Spinaci Sante, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza resa in data 18 aprile 2014 il Tribunale di Catania, costituito ai sensi…

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