Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52635 del 13 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52635PEN

Massima

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La pronuncia di una sentenza di condanna per il delitto di cui all'art. 416-bis c.p. (associazione di tipo mafioso) non fa automaticamente sorgere la presunzione assoluta di adeguatezza della misura cautelare massima della custodia in carcere, dovendosi invece valutare concretamente la sussistenza delle esigenze cautelari, anche alla luce del pregresso giudicato cautelare che abbia ritenuto sufficienti misure meno afflittive. In particolare, il pericolo di fuga non può essere desunto in via automatica dalla sola appartenenza dell'imputato a un'associazione mafiosa, ma richiede una motivazione specifica che tenga conto della concreta situazione personale e processuale dell'imputato, nonché dell'attualità del rischio, senza potersi fondare su meri dati di contesto risalenti nel tempo. Inoltre, qualora l'imputato sia stato precedentemente scarcerato per decorrenza dei termini, ma senza che siano mai state ravvisate esigenze cautelari tali da giustificare la misura massima, il Tribunale del riesame non può disporre il ripristino della custodia cautelare in carcere senza adeguatamente confrontarsi con le ragioni che avevano portato alla revoca delle precedenti misure.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 09/06/2016 del TRIB. LIBERTA' di NAPOLI;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ENRICO VITTORIO STANISLAO SCARLINI;
sentite le conclusioni del PG Dr. PAOLA FILIPPI che conclude per lo annullamento con rinvio;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), che conclude per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1 - Con ordinanza del 9 giugno 2016 il Tribunale di Napoli, sezione per il riesame, applicava ad alcuni imputati,…

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