Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21506 del 28 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:21506PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La confisca obbligatoria prevista dall'art. 12-sexies della Legge n. 356 del 1992 si fonda su una presunzione relativa di illecita accumulazione patrimoniale, la quale impone al soggetto che ha la disponibilità di beni di valore sproporzionato rispetto al reddito o all'attività economica esercitata, l'onere di giustificarne la provenienza, allegando elementi idonei a vincere tale presunzione. Qualora tale presunzione risulti superata dall'allegazione della parte privata che fornisca dati in sé incontroversi, il fondamento della presunzione legale viene meno e spetta, pertanto, alla parte pubblica controdedurre sul piano storico in merito alle allegazioni ed ai dati offerti dalla parte privata. Tuttavia, ove la parte privata non riesca a fornire indicazioni credibili a giustificare la sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, la presunzione di illecita accumulazione patrimoniale permane, legittimando il provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca. In tal caso, l'onere della prova circa la legittima provenienza dei beni grava sull'indagato, il quale deve allegare elementi idonei a vincere la presunzione di illiceità, non essendo sufficiente una mera lettura alternativa delle risultanze investigative o generiche proteste di mancanza di motivazione. Il giudice, pertanto, nel valutare la legittimità del sequestro preventivo, deve verificare se l'indagato abbia fornito elementi concreti e convincenti a giustificare la sproporzione tra il valore dei beni e la capacità reddituale dichiarata, ovvero se tale sproporzione risulti non giustificata, legittimando così il provvedimento ablativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Gi. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza in data 27-7-2007 del Tribunale di Catanzaro;

visti gli atti, l'ordinanza ed il procedimento; udita la relazione fatta dal consigliere, dott. Vincenzo Rotundo;

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, dr. Selvaggi Eugenio, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.-. La dife…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.