Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52105 del 15 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52105PEN

Massima

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Il bilanciamento tra circostanze attenuanti e recidiva, successivamente alla sentenza della Corte Costituzionale n. 251/2012, impone al giudice di valutare con particolare attenzione la proporzionalità della pena rispetto alla gravità del fatto e alla personalità del reo, tenendo conto della natura e del numero delle circostanze, nonché della loro incidenza sulla determinazione della pena. Tale bilanciamento non può essere sindacato in sede di legittimità, se adeguatamente motivato, essendo rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il quale deve altresì valutare l'applicabilità di misure alternative alla detenzione, ove ne ricorrano i presupposti, al fine di realizzare una risposta sanzionatoria proporzionata ed effettivamente rieducativa. Ciò in quanto il principio di proporzionalità della pena, quale corollario del principio di legalità, costituisce un canone fondamentale dell'ordinamento penale, volto a garantire il rispetto della dignità umana e l'effettiva risocializzazione del condannato. Il giudice, pertanto, è tenuto a motivare adeguatamente le proprie valutazioni in ordine al bilanciamento tra circostanze e alla scelta della sanzione, al fine di assicurare il controllo di legittimità sulla correttezza dell'iter logico-giuridico seguito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO P. - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 1507/2012 del 13/12/2012 della CORTE DI APPELLO DI LECCE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI STEFANO PIERLUIGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO ROBERTO, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

La Corte di Appello di Lecce con sentenza del 13 dicembre 2012 confermava la condanna di…

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