Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4219 del 7 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:4219PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che abusa della propria posizione e dei mezzi a disposizione per commettere reati contro la pubblica amministrazione, il patrimonio e la fede pubblica, dimostrando una abituale propensione alla commissione di tali illeciti e una fitta rete di relazioni con altri colleghi che gli consente di continuare a gestire situazioni analoghe, può essere sottoposto a misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio e servizio, in presenza di gravi indizi di colpevolezza e di un concreto e attuale pericolo di recidiva, anche qualora sia stato trasferito ad altro ufficio della medesima amministrazione, in quanto tale provvedimento risulta necessario ed adeguato a fronteggiare l'esigenza cautelare, senza che assuma rilievo la mancata dimostrazione di una specifica resipiscenza da parte dell'indagato. La sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza può essere desunta da una pluralità di elementi indiziari, quali l'utilizzo ingiustificato di veicoli di servizio per finalità personali con conseguente falsificazione della documentazione relativa ai chilometri percorsi, la falsa attestazione degli orari di rientro in ufficio al fine di lucrare indebiti compensi per lavoro straordinario, il peculato di beni strumentali dell'ufficio, il rifiuto di compiere atti d'ufficio con connessi falsi ideologici, nonché l'accesso abusivo a sistemi informatici e la rivelazione di notizie riservate a soggetti non legittimati, senza che assuma rilievo l'assenza di dati idonei a giustificare la configurabilità dell'aggravante dell'atto fidefacente, in quanto tale circostanza non incide sulla legittimità della misura cautelare interdittiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierlui - Presidente

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. APRILE E. - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/10/2021 del Tribunale di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Aprile Ercole;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della ordinanza limitatamente all'aggravante dell'articolo 476 c.p., comma 2, e il rigetto del ricorso nel resto;
udito p…

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