Cassazione civile Sez. III ordinanza n. 6778 del 20 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:6778CIV

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La mancata formulazione dei quesiti di diritto, come prescritto dall'art. 366-bis c.p.c. allora vigente, comporta l'inammissibilità del ricorso per cassazione, anche quando le censure abbiano ad oggetto vizi di motivazione. Infatti, per evitare l'inammissibilità, il ricorrente deve indicare in modo chiaro e sintetico il fatto controverso in relazione al quale la motivazione si assume omessa, contraddittoria o inidonea, non essendo sufficiente che tale indicazione emerga solo dalla lettura completa dell'illustrazione del motivo. Il rispetto di tale requisito formale è essenziale affinché il giudice di legittimità possa comprendere agevolmente il contenuto e il significato delle censure proposte, senza dover svolgere un'interpretazione complessa della prospettazione del ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PREDEN Roberto - Presidente

Dott. MASSERA Maurizio - Consigliere

Dott. SEGRETO Antonio - Consigliere

Dott. VIVALDI Roberta - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

MA. PI. , elettivamente domiciliato in ROMA, VIALE PARIOLI 124, presso lo studio dell'avvocato LUCA RIPOLI, rappresentato e difeso dall'avvocato PEDARRA PAOLO, giusta mandato a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

CE. FR. , CE. FE. , MA. MA. , elettivamente domiciliati in ROMA, VIA DI PIETRALATA 320, presso lo studio dell'avvocato MAZZA RICCI GIGLIOLA, che li rappresenta e difende unitamente all&#…

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