Il permesso di soggiorno per lavoro stagionale può essere convertito in permesso di soggiorno per lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, anche in assenza del previo rientro dello straniero nel Paese di origine, purché sussistano i requisiti previsti dalla normativa, in particolare l'esistenza di un rapporto di lavoro subordinato e il rispetto delle quote di ingresso annualmente stabilite. L'obbligo di rientro nello Stato di provenienza è previsto dalla legge solo ai fini del rilascio di un nuovo permesso di lavoro stagionale per l'anno successivo, mentre per la conversione del titolo di soggiorno rileva esclusivamente la sussistenza delle condizioni per il rilascio del permesso di lavoro subordinato, senza che sia necessario il previo rientro in patria. Tale interpretazione, conforme al dato letterale della norma e a ragioni di logicità del sistema, consente di evitare irragionevoli distinzioni tra primo e secondo permesso di lavoro stagionale e di tutelare l'interesse del lavoratore extracomunitario a mantenere il rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato nel territorio italiano, senza dover necessariamente rientrare nel Paese di origine.