Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 28908 del 12 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:28908CIV

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'atto di appello deve contenere una chiara individuazione delle questioni e dei punti contestati della sentenza impugnata, accompagnata da una parte argomentativa che confuti e contrasti in modo specifico le ragioni addotte dal primo giudice, al fine di incrinare il fondamento logico-giuridico della decisione. La mera riproposizione degli elementi già dedotti in primo grado, senza una puntuale critica alle motivazioni della sentenza appellata, determina l'inammissibilità del gravame per difetto di interesse, qualora la decisione di primo grado sia sorretta da una pluralità di ragioni autonome e sufficienti a giustificare la pronuncia. Il requisito della specificità dei motivi di cui all'art. 342 c.p.c. (vecchio testo) impone una valutazione in concreto, ispirata a un principio di simmetria tra la motivazione del provvedimento impugnato e la formulazione dell'atto di appello, in modo che le argomentazioni utilizzate in quest'ultimo siano idonee a incrinare il fondamento logico-giuridico della decisione di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORRENTI Vincenzo - Presidente

Dott. FEDERICO Guido - Consigliere

Dott. CASADONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Mauro - rel. Consigliere

Dott. DONGIACOMO Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 11649-2015 proposto da:
(OMISSIS), domiciliata in ROMA presso la Cancelleria della Corte di Cassazione, e rappresentata e difesa dall'avvocato (OMISSIS) in virtu' di procura a margine del ricorso;
- ricorrente -
e contro
MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, domiciliato ex lege in ROMA alla via dei PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che lo rappresenta e difende ope legis;
- intimato -
avverso la sentenza n. 521/2014 del TRIBUNALE di BOLOGNA, depositata il 14/…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.