Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21834 del 5 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:21834PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria posizione e delle relazioni personali acquisite nell'esercizio delle funzioni, si adopera per ottenere indebiti vantaggi o favori a beneficio di sé o di terzi, commette il reato di corruzione. Ciò anche qualora le condotte illecite non siano direttamente finalizzate al compimento di atti contrari ai doveri d'ufficio, ma si concretizzino in interventi impropri e indebiti presso altri organi della pubblica amministrazione per accelerare o favorire procedure amministrative, in assenza di una giustificazione fondata sul rapporto di amicizia o di altra legittima relazione. La valutazione della personalità dell'agente, ai fini della sussistenza del pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, può fondarsi sulle stesse modalità e circostanze del fatto, qualora queste rivelino una condotta abituale di abuso della funzione pubblica per finalità private. La misura cautelare degli arresti domiciliari, pur meno afflittiva della custodia in carcere, può risultare adeguata a prevenire il pericolo di reiterazione, qualora il pubblico ufficiale non possa più avvalersi della propria posizione e delle relazioni acquisite nell'esercizio delle funzioni, essendo stato collocato in posizione di disponibilità o essendo prossimo alla quiescenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI BRESCIA;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
e da (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/10/2016 del TRIB. LIBERTA' di BRESCIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Umberto Luigi Scotti;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Di Nardo Marilia, che ha co…

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