Il mancato rispetto del termine perentorio per la presentazione della domanda di concessione di benefici economici comporta l'improcedibilità della stessa, in conformità ai principi generali che regolano le procedure concorsuali, mentre il ritardo nella comunicazione dell'accertata improcedibilità da parte dell'amministrazione, pur essendo un termine ordinatorio, non può essere del tutto privo di limiti temporali, pena l'eccesso di potere, ma non incide sulla decadenza già maturata, non essendo prevista alcuna possibilità di rimessione in termini. Pertanto, il mancato rispetto del termine perentorio per la presentazione della domanda determina l'improcedibilità della stessa, che non può essere sanata nemmeno in caso di tardiva comunicazione da parte dell'amministrazione, la quale è tenuta a dare tempestiva notizia dell'accertata improcedibilità, pur senza incorrere in conseguenze invalidanti in caso di lieve ritardo, non incidente sulla decadenza già maturata.