Il reato di estorsione aggravata si configura quando l'agente, mediante minaccia o violenza, costringe la vittima a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio vantaggio, anche se il profitto è di modesta entità. L'attenuante del risarcimento del danno ex art. 62 n. 6 c.p. richiede il ristoro integrale del pregiudizio subito dalla persona offesa, non essendo sufficiente un risarcimento parziale. L'aggravante del metodo mafioso ex art. 416-bis.1 c.p. sussiste quando l'agente, anche se non appartenente ad un'associazione mafiosa, si avvale di modalità tipiche della criminalità organizzata, ingenerando nella vittima il timore di ritorsioni. L'aggravante delle più persone riunite ricorre quando più soggetti concorrono nella realizzazione del reato, anche con ruoli diversi e complementari. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione degli elementi probatori, sindacabile in sede di legittimità solo per vizi logici o giuridici della motivazione.