Cassazione penale Sez. I sentenza n. 11243 del 13 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:11243PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'ingresso illegale di cittadini extracomunitari nel territorio dello Stato, anche mediante la simulazione delle condizioni legittimanti l'ingresso in esenzione dal visto, integra il reato di cui all'art. 12, comma 1, del D.Lgs. n. 286/1998, a prescindere dalla effettiva individuazione degli stranieri introdotti e dalla loro condizione di irregolarità, essendo sufficiente la prova di un'attività diretta a procurare l'ingresso in violazione delle disposizioni del testo unico sull'immigrazione. La consapevolezza dello stato di illegalità degli ingressi può desumersi dalle conversazioni intercettate, che dimostrino la piena conoscenza da parte degli imputati delle difficoltà di far "passare" gli stranieri alla frontiera e del loro interessamento all'organizzazione dell'ingresso per finalità lavorative non consentite. Ai fini della configurabilità del reato, è irrilevante l'esclusione di aggravanti relative al numero degli stranieri introdotti, trattandosi di reato di pericolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Fi. Ro. , nato il giorno (OMESSO);

Fi. Fi. , nato il (OMESSO) a (OMESSO);

Lo. Et. , nato il (OMESSO);

avverso la sentenza pronunziata in data 29.10.2007 dalla Corte d'appello di Catanzaro;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI TOMASSI M. Stefania;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Genera…

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