Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12460 del 20 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:12460PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione per delinquere di stampo familiare, dedita alla commissione di una serie indeterminata di gravi reati quali estorsioni, recupero violento di crediti, traffico di armi, ricettazione, truffe, falsificazione di documenti e commercializzazione di valori bollati contraffatti, integra il reato di associazione per delinquere, anche in assenza di un ruolo apicale nell'organizzazione, qualora il soggetto rivesta funzioni di indirizzo e consulenza all'interno del sodalizio criminoso, partecipi alle riunioni operative in cui vengono decise le attività illecite e sia considerato uno "specialista" per la realizzazione di fatti di sangue. In tali casi, sussistono gravi indizi di colpevolezza e concreti pericoli di inquinamento probatorio e reiterazione del reato, tali da giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, anche in presenza di precarie condizioni di salute dell'indagato, in considerazione della sua elevata pericolosità criminale e del suo inserimento in un contesto associativo di carattere familiare dedito alla commissione di gravi delitti. La valutazione circa l'eventuale applicabilità di cause di estinzione della pena, come l'indulto, non può incidere sulla scelta della misura cautelare, essendo rimessa al giudice del merito la prognosi sull'entità della pena presumibilmente irroganda.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SAVANI Piero - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. PA. BR. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 07/12/2007 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. SAVANI PIERO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. Di Popolo Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. Marciano Monica del Foro di Roma.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Il Tribunale di Milano, giudice del riesame, con ordinanza del 7.1…

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