Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40071 del 14 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:40071PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. sussiste quando vi sia la prova della partecipazione dell'indagato a un sodalizio criminoso caratterizzato dalla forza di intimidazione del vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, a prescindere dalla sua formale affiliazione, essendo sufficiente il suo contributo, anche di natura meramente esecutiva, alle attività illecite del gruppo. La valutazione della gravità indiziaria e delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione della misura custodiale, deve essere effettuata dal giudice di merito sulla base di una motivazione ampia, logica e scevra da vizi giuridici, senza che la Corte di Cassazione possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di primo grado, essendo preclusa in tale sede una diversa lettura delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MU. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 30/01/2009 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIZZUTI GIUSEPPE;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'AMBROSIO Vito (rigetto del ricorso;

udito il dif. Avv. CONCIONI Giuseppe.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza del 30.1.2009 (depositata il 2.2.2009) il tribunale di Palermo sezione del riesame confer…

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