Il provvedimento di revoca del permesso di soggiorno è illegittimo qualora l'amministrazione non abbia previamente comunicato l'avvio del procedimento all'interessato, impedendogli così di partecipare e fornire elementi a propria difesa. La comunicazione dell'avvio del procedimento è un adempimento essenziale, a pena di nullità del provvedimento finale, anche quando l'interessato risulti irreperibile all'indirizzo indicato, in quanto l'obbligo di comunicare eventuali variazioni di domicilio grava sul comune di residenza, non sull'interessato. Inoltre, la segnalazione di inammissibilità in area Schengen non è vincolante in modo assoluto per lo Stato, il quale deve comunque garantire il contraddittorio all'interessato prima di adottare il provvedimento di revoca del permesso di soggiorno. Il principio di diritto che emerge è che il provvedimento di revoca del permesso di soggiorno adottato senza la previa comunicazione dell'avvio del procedimento e senza il contraddittorio con l'interessato è illegittimo, in quanto viola il diritto di difesa e il principio del giusto procedimento amministrativo, anche quando la revoca sia fondata su una segnalazione di inammissibilità in area Schengen.