Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 14058 del 7 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:14058PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il pubblico ufficiale che dispone una perquisizione arbitraria, fondata su ragioni pretestuose e finalizzata esclusivamente al ritrovamento di prove a carico di un soggetto, commette il reato di perquisizione arbitraria. Tale condotta, accompagnata dalla redazione di atti falsi in merito al rinvenimento di elementi probatori, integra altresì i reati di falso ideologico e arresto illegale. Qualora il pubblico ufficiale si avvalga di un soggetto terzo per introdurre fraudolentemente le prove a carico della persona offesa, al fine di simularne la responsabilità penale, la sua condotta è riconducibile anche ai reati di calunnia e minaccia aggravata. In tali casi, la valutazione della credibilità delle dichiarazioni del soggetto terzo, sentito in qualità di testimone assistito, non può prescindere dal suo ruolo di concorrente nel reato, essendo necessario il suo inquadramento come indagato per reato connesso. Tuttavia, l'inutilizzabilità di tali dichiarazioni non comporta automaticamente l'esclusione di altri elementi probatori, purché la ricostruzione complessiva della vicenda risulti logica, coerente e sorretta da adeguata motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. DI STEFANO Pierluig - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza 5428/2012 del 18/12/2013 della CORTE DI APPELLO DI TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI STEFANO PIERLUIGI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO FRANCESCO M., che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS), mar…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.