Il cambio di destinazione d'uso di un immobile da magazzino a studio artistico artigianale, anche se realizzato senza opere, è soggetto al controllo amministrativo e al potere inibitorio dell'autorità comunale, la quale può legittimamente verificare il rispetto dei requisiti strutturali e igienico-sanitari previsti dalla normativa antinfortunistica, senza distinzione tra attività di lavoro autonomo e subordinato. Pertanto, la carenza di tali requisiti, come l'insufficiente illuminazione e aerazione naturale, l'assenza di servizi igienici adeguati e l'incertezza sull'altezza e sulle condizioni microclimatiche dei locali, consente all'amministrazione di inibire il cambio di destinazione d'uso, anche oltre il termine di trenta giorni dalla comunicazione, qualora la dichiarazione iniziale risulti incompleta o inesatta. La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, sancita dalla disciplina antinfortunistica, si applica infatti indistintamente a tutti gli ambienti di lavoro, a prescindere dalla qualificazione giuridica del soggetto che vi svolge l'attività.