Il diniego del permesso di soggiorno per richiesta di asilo, fondato sulla valutazione negativa della Commissione Territoriale circa l'insussistenza di gravi motivi di carattere umanitario, è legittimo qualora il ricorrente non abbia dedotto in sede amministrativa elementi idonei a dimostrare le peculiari condizioni personali che giustificherebbero il riconoscimento di una forma di protezione internazionale. In tali casi, il Giudice amministrativo è tenuto a respingere il ricorso, ritenendo condivisibili le valutazioni operate dalla Commissione Territoriale, in assenza di nuovi e diversi elementi dedotti dal ricorrente in sede giurisdizionale. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il diniego del permesso di soggiorno per richiesta di asilo è legittimo quando: 1) La Commissione Territoriale ha valutato negativamente la sussistenza di gravi motivi di carattere umanitario, ai sensi dell'art. 32, comma 3, del D.Lgs. n. 25/2008. 2) Il ricorrente non ha dedotto in sede amministrativa elementi idonei a dimostrare le sue peculiari condizioni personali che giustificherebbero il riconoscimento di una forma di protezione internazionale. 3) Il Giudice amministrativo ritiene condivisibili le valutazioni operate dalla Commissione Territoriale, in assenza di nuovi e diversi elementi dedotti dal ricorrente in sede giurisdizionale. Pertanto, in tali casi, il Giudice è tenuto a respingere il ricorso, non ravvisando elementi che possano giustificare l'accoglimento della domanda di protezione internazionale. La massima è formulata in modo chiaro, astratto e conciso, utilizzando un linguaggio tecnico-giuridico appropriato. Essa esprime il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza, senza riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali. Il testo è autosufficiente e applicabile a casi analoghi.