Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9215 del 29 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9215PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata a una persona socialmente pericolosa, dedita alla commissione di reati che mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica, sulla base di precedenti penali e giudiziari, frequentazioni e condotta di vita, anche in assenza di condanne recenti, purché sia accertata la persistenza della pericolosità sociale fino al momento dell'applicazione della misura. L'attualità della pericolosità può essere desunta da elementi come denunce recenti e mancanza di mutamenti nel sistema di vita, senza che sia necessaria una nuova istruttoria nel procedimento di appello. La mancanza di prova circa il fatto che il soggetto viva dei proventi di attività illecite non preclude l'applicazione della misura, qualora ricorrano gli altri presupposti di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIRONI Emilio Giovann - Consigliere

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GI. MA. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 23/02/2007 CORTE APPELLO di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CORRADINI GRAZIA;

lette le conclusioni del P.G. Dott. IZZO Gioacchino, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.

OSSERVA

1 - Con decreto in data 23.2.2007 la Corte di Appello di Palermo ha rigettato l'appello presentato da Gi. Ma. contro il pr…

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