Il mancato versamento della cauzione imposta dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, pur in presenza di limitate condizioni economiche dell'obbligato, integra il reato di violazione della normativa antimafia, in quanto l'adempimento di tale obbligo può essere assolto anche mediante la prestazione di idonee garanzie reali, anche da parte di terzi, senza che l'impossibilità di versare direttamente la somma richiesta possa giustificare l'inadempimento. Il giudice, nel valutare la posizione dell'imputato, deve accertare la concreta e comprovata impossibilità di adempiere all'obbligo, non essendo sufficiente una mera e generica asserzione di incapacità economica, atteso che la misura di prevenzione persegue finalità di tutela della sicurezza pubblica e di contrasto alla criminalità organizzata, le quali non possono essere eluse per ragioni di mera difficoltà economica dell'obbligato. Pertanto, il reato di violazione della normativa antimafia si configura anche qualora l'imputato non abbia la disponibilità della somma richiesta, purché non dimostri l'effettiva e comprovata impossibilità di prestare idonee garanzie alternative, essendo onere dell'imputato provare tale circostanza al fine di escludere la propria responsabilità penale.