Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 5206 del 2011

ECLI:IT:TARLAZ:2011:5206SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il giudice amministrativo, in presenza di un atto di annullamento da parte della Pubblica Amministrazione dell'atto impugnato in sede di ricorso gerarchico, dichiara la cessazione della materia del contendere, in quanto l'interesse del ricorrente risulta pienamente soddisfatto per effetto dell'annullamento dell'atto impugnato. Ciò comporta la condanna della Pubblica Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in applicazione del principio della soccombenza virtuale, in quanto il ricorrente ha ottenuto comunque il risultato sperato attraverso l'annullamento dell'atto impugnato. Il giudice amministrativo, infatti, è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere quando l'Amministrazione, nel corso del giudizio, abbia adottato un provvedimento che soddisfi pienamente l'interesse del ricorrente, eliminando così la controversia. In tali casi, il giudice non può entrare nel merito della legittimità dell'atto impugnato, ma deve limitarsi a prendere atto dell'avvenuta rimozione dell'atto contestato e della conseguente cessazione della materia del contendere. Tuttavia, il principio della soccombenza virtuale impone comunque la condanna della Pubblica Amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, in quanto il ricorrente ha ottenuto il risultato sperato, seppur non attraverso una pronuncia di merito del giudice, ma per effetto dell'annullamento dell'atto impugnato da parte dell'Amministrazione stessa. Tale soluzione consente di tutelare adeguatamente la posizione del ricorrente, il quale, pur non avendo ottenuto una pronuncia di accoglimento del ricorso, ha comunque conseguito il risultato auspicato attraverso l'annullamento dell'atto impugnato.

Sentenza completa

N. 04484/2009
REG.RIC.

N. 05206/2011 REG.PROV.COLL.

N. 04484/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 4484 del 2009, proposto da:
Agricola Genagricola-Generali Agricoltura S.p.A, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e Ivone Cacciavillani, con domicilio eletto presso lo studio dei difensori, situato in Roma, via Tacito n. 41;

contro

la Regione Lazio, in persona del Presidente p.t., rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliata presso il difensore nella sede dell’Avvocatura dell’Ente, situata in Roma, via ((omissis)) n. 27;

per l'annullamento

del silenzio, con valore di rigetto, serbato dalla Regione …

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