Cassazione penale Sez. I sentenza n. 7416 del 25 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:7416PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condanna penale per reati di lesioni personali, detenzione e porto illegale di arma da fuoco, minaccia aggravata e recidiva può essere legittimamente pronunciata sulla base di prove testimoniali dirette, anche in assenza del rinvenimento dell'arma utilizzata, quando vi siano elementi probatori univoci e concordanti, come le dichiarazioni di testimoni oculari, le intercettazioni ambientali e le risultanze della videosorveglianza, che consentano di ricostruire con certezza la dinamica dei fatti e l'attribuzione della responsabilità all'imputato, senza che la mancata acquisizione di una prova testimoniale richiesta dalla difesa possa essere considerata decisiva ove le informazioni già acquisite siano sufficienti a fondare il giudizio di colpevolezza. Inoltre, la qualificazione giuridica dei reati in materia di armi non può essere modificata sulla base della sola mancanza di rinvenimento dell'arma, quando vi siano altre prove, come le dichiarazioni dell'imputato, che confermino l'utilizzo di un'arma da fuoco vera e propria. Infine, la valutazione di attendibilità e credibilità delle dichiarazioni testimoniali rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, senza che possano essere censurate in sede di legittimità mere divergenze interpretative dei dati probatori, in assenza di palesi illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/05/2019 della CORTE APPELLO di LECCE - Sez. distaccata di TARANTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere LIUNI TERESA;
udito il Procuratore generale, DE MASELLIS MARIELLA, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 13/5/2019 la Corte di appello di Lecce - Sez. dist. di Taranto ha confermato la sentenza del 18…

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