Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari che respinga la richiesta di archiviazione e disponga la formulazione dell'imputazione, ai sensi dell'articolo 409 comma 5 c.p.p., è inammissibile se impugnato dall'indagato, in quanto unico soggetto legittimato a proporre ricorso per cassazione avverso tale provvedimento è il pubblico ministero. Tali provvedimenti, infatti, hanno carattere meramente ordinatorio e interlocutorio, finalizzati a un controllo di legalità sull'esercizio dell'azione penale e non a un accertamento sul merito dell'imputazione, e non pregiudicano alcun interesse, nemmeno potenziale, dell'indagato, il quale mantiene intatte le garanzie difensive nel prosieguo del procedimento. L'impugnazione dell'indagato è pertanto inammissibile, in applicazione del principio di tassatività dei mezzi di impugnazione, non essendo ravvisabile alcuna ipotesi di abnormità del provvedimento che possa giustificare un ampliamento della piattaforma dei vizi denunciabili mediante ricorso per cassazione. Ciò anche in considerazione della natura sommaria e interlocutoria di tali provvedimenti, che non incidono sul contenuto della decisione finale.