Il proprietario o possessore di un terreno su cui sono stati abbandonati rifiuti da terzi è tenuto ad adempiere all'ordinanza sindacale di rimozione dei rifiuti e ripristino dello stato dei luoghi, anche in assenza di una sua responsabilità diretta nell'abbandono. Tuttavia, per essere ritenuto penalmente responsabile dell'inottemperanza all'ordinanza, è necessario che il giudice accerti previamente la legittimità dell'ordinanza stessa, verificando la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto che la giustificano, nonché l'elemento soggettivo del reato a carico del destinatario dell'ordine. In particolare, il proprietario o possessore può essere esonerato da responsabilità penale dimostrando l'assenza di dolo o colpa nell'abbandono dei rifiuti o l'illegittimità dell'ordinanza sindacale. Inoltre, il mancato impugnazione dell'ordinanza da parte del destinatario non è di per sé sufficiente a integrare il reato di inottemperanza, essendo necessario un accertamento giudiziale della sua legittimità. Infine, il reato di inottemperanza all'ordinanza sindacale di rimozione dei rifiuti si prescrive nel termine quinquennale.