Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 814 del 2015

ECLI:IT:TARVEN:2015:814SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di chiusura temporanea di un'attività ricettiva, adottato in ragione di difformità rispetto a quanto dichiarato, può essere revocato qualora l'esercente abbia provveduto ad eliminare le irregolarità riscontrate, dimostrando il venir meno dell'interesse pubblico alla chiusura definitiva dell'esercizio. In tal caso, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, compensando le spese di giudizio in considerazione della peculiarità della fattispecie. Il principio di diritto che emerge è che l'Amministrazione, accertata l'eliminazione delle irregolarità, è tenuta a revocare il provvedimento sanzionatorio, venendo meno il presupposto per la sua adozione, e il giudice amministrativo, in tale ipotesi, non può che dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento originario. Tale principio si fonda sull'esigenza di tutelare l'affidamento del privato nel corretto esercizio dell'attività, una volta eliminate le difformità, nonché sul dovere dell'Amministrazione di adeguare il proprio agire al mutamento della situazione di fatto, revocando i provvedimenti sanzionatori divenuti privi di presupposti. La compensazione delle spese di giudizio, infine, è giustificata dalla peculiarità della fattispecie, in cui l'Amministrazione ha riconosciuto il venir meno delle irregolarità e il privato ha ottemperato all'ordine di chiusura temporanea, rendendo così superflua la pronuncia nel merito.

Sentenza completa

N. 00747/2013
REG.RIC.

N. 00814/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00747/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 747 del 2013, proposto da:
Venezia House S.r.l., rappresentato e difeso dagli avv. Alfredo Bianchini, Francesca Busetto, con domicilio eletto presso Alfredo Bianchini in Venezia, Piazzale Roma, 464;

contro

Comune di Venezia, rappresentato e difeso per legge dagli avv. Giulio Gidoni, Maurizio Ballarin, Federico Trento, domiciliata in Venezia, San Marco, 63;

per l'annullamento,

del provvedimento prot. n. 175220 del 16/4/2013, notificato il successivo 23/5/2013 con cui il Comune di Venezia ha disposto la chiusura della strutture site in Venezia al civico 1672 di San Marco per un periodo di …

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