Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32439 del 30 agosto 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32439PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di rapina aggravata sussiste anche quando l'imputato, pur non essendo l'esecutore materiale, abbia consapevolmente svolto un ruolo di supporto logistico, come quello di autista, essendo a conoscenza dell'intenzione dei complici di commettere la rapina. In tali casi, la valutazione della sussistenza della consapevolezza e del dolo del concorrente morale deve basarsi su elementi oggettivi, come le dichiarazioni di testimoni e le risultanze istruttorie, senza che il giudice sia vincolato dalla mera negazione soggettiva dell'imputato. Inoltre, la concessione delle attenuanti generiche è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, il quale deve valutare complessivamente la condotta dell'imputato, senza essere obbligato a riconoscerle in presenza di elementi favorevoli, come la giovane età o la collaborazione prestata, qualora ritenga che il comportamento complessivo non sia meritevole di tale beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro Antonio - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BO. PI. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 20/10/2009, della Corte di Appello di Firenze;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita la relazione fatta dal Consigliere dott. Geppino Rago;

Udito il Procuratore Generale in persona de) dott. Mario Fraticelli ha concluso per il rigetto;

Udito il difensore avv.to Mercuri Barbara che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.

FATTO

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