Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35944 del 20 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:35944PEN

Massima

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Il reato di truffa si prescrive nel termine massimo di sette anni e sei mesi dalla data di consumazione, salvo eventuali sospensioni del termine per legittimo impedimento del difensore. In caso di incertezza sulla data esatta di consumazione del reato, il principio del favor rei impone di ritenere il reato estinto per prescrizione. Tuttavia, le statuizioni civili contenute nella sentenza, sorrette da adeguata motivazione, devono essere confermate anche in caso di declaratoria di prescrizione del reato. Il giudice, nel valutare la prescrizione del reato, deve verificare se gli elementi raccolti consentano di addivenire ad una formula di proscioglimento più favorevole per l'imputato ai sensi dell'art. 129 c.p.p. Ove ciò non sia possibile, il reato deve essere dichiarato estinto per prescrizione, ferme restando le statuizioni civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in data (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2586 del 7/10/2011 della Corte di appello di Bari.

Letti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere dott. Beltrani;

udite le conclusioni del pubblico ministero, in persona del sost. proc. gen. dott. DELEHAYE Enrico il quale ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso, e del difensore, avv. …

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