Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3033 del 27 gennaio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:3033PEN

Massima

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Il diritto di ricorrere personalmente in Cassazione è riconosciuto esclusivamente all'imputato, in deroga alla regola generale della necessità della rappresentanza tecnica, mentre non spetta alla parte civile o alla persona offesa dal reato, le quali devono proporre il ricorso tramite un difensore munito di procura speciale. Ciò in quanto l'articolo 613 c.p.p., comma 1, che consente la sottoscrizione personale del ricorso, è norma attributiva di tale facoltà soltanto all'imputato, non essendo estensibile alle altre parti processuali, le quali rimangono soggette all'obbligo di rappresentanza tecnica previsto dall'articolo 100 c.p.p. Pertanto, il ricorso proposto personalmente dalla parte civile o dalla persona offesa è dichiarato inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PI. LU. , N. IL (OMESSO);

1) AM. RO. , (ANCHE PCN) N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 258/2008 GIUDICE DI PACE di VERONA, del 21/10/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso…

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