Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17926 del 20 aprile 2018

ECLI:IT:CASS:2018:17926PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la responsabilità penale degli imputati per il reato di minaccia, afferma che le dichiarazioni delle persone offese, pur in assenza di riscontri oggettivi, possono acquisire autonomo valore probatorio qualora siano lineari e coerenti, come nel caso di specie, non essendo necessari ulteriori elementi di conferma. Inoltre, la mancata percezione delle condotte minacciose da parte di alcuni testimoni non inficia l'attendibilità delle vittime, potendo essere spiegata dalla posizione degli appartamenti. Parimenti, le contraddizioni nelle dichiarazioni dell'imputato, laddove puntualmente chiarite e risolte dal giudice di merito, non inficiano la ricostruzione dei fatti. Infine, l'omessa acquisizione di querele presentate dagli imputati non costituisce prova decisiva, in quanto il giudice ha adeguatamente motivato la diversità dei fatti ivi attribuiti alle persone offese. Tuttavia, la pena inflitta all'imputata per il reato più grave risulta illegale, dovendo essere rideterminata nel minimo edittale, fermi restando gli aumenti per i reati satellite.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) e (OMISSIS) ricorrono avverso la sentenza del …

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