Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5563 del 4 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:5563PEN

Massima

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Il giudicato cautelare formatosi sull'ordinanza applicativa di una misura cautelare personale preclude, in assenza di nuovi elementi di fatto sopravvenuti, la possibilità di una sua successiva revoca o sostituzione con altra meno afflittiva, in quanto la valutazione delle esigenze cautelari e della loro persistenza è riservata in via esclusiva al giudice di merito, il cui apprezzamento discrezionale non è sindacabile in sede di legittimità, se non in presenza di una motivazione manifestamente illogica o carente. Pertanto, il semplice decorso del tempo, in mancanza di nuovi fattori valutativi indicati dall'interessato, non costituisce di per sé elemento sufficiente per l'attenuazione delle esigenze cautelari e la revoca o sostituzione della misura cautelare applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita B. - Consigliere

Dott. LOMBARDO Luigi - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato in (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Bologna, in data 20.8.2013;

Sentita la relazione del ((omissis));

Udita la requisitoria del ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 22.7.2013, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bologna rigetto' la richiesta di revoca della misura cautelare della custodia in carcere e, in subordine, di concessione degli a…

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