Consiglio di Stato sentenza n. 5657 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:5657SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di opere edilizie abusive ha carattere reale, con la conseguenza che la sua adozione prescinde dalla responsabilità del proprietario o dell'occupante l'immobile, applicandosi anche a carico di chi non abbia commesso la violazione, ma si trovi al momento dell'irrogazione in un rapporto con la res tale da assicurare la restaurazione dell'ordine giuridico violato. L'ordine di demolizione, previsto dall'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001, è un atto dovuto e vincolato, che non necessita di motivazione aggiuntiva rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e all'individuazione e qualificazione degli abusi. Ai fini dell'esenzione del proprietario incolpevole dalla misura dell'acquisizione gratuita al patrimonio comunale dell'area di sedime sulla quale insiste il bene, ai sensi dell'art. 31, comma 3, del d.P.R. n. 380/2001, occorre che risulti, in modo inequivocabile, la sua completa estraneità al compimento dell'opera abusiva o che, essendone lo stesso venuto a conoscenza, si sia poi adoperato per impedirlo con gli strumenti offertigli dall'ordinamento. L'apposizione della clausola prevista dall'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001 in ordine alla minacciata acquisizione gratuita dell'area in mancanza di ottemperanza all'ordine demolitorio non provoca l'illegittimità del provvedimento con il quale si ingiunge la demolizione anche nell'ipotesi in cui possa dirsi comprovata l'estraneità del proprietario alla realizzazione dell'abuso, in quanto la questione delle conseguenze della mancata ottemperanza all'ordine demolitorio attiene ad un esercizio di potere diverso da quello messo in campo dall'amministrazione procedente al momento dell'adozione del provvedimento di ingiunzione a demolire.

Sentenza completa

Pubblicato il 09/06/2023

N. 05657/2023REG.PROV.COLL.

N. 01409/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1409 del 2020, proposto dalla signora ((omissis)), in proprio e nella qualità di procuratrice dei signori ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) ed Elvezio Bortesi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di giustizia;

contro

il Comune di Paderno Dugnano, in persona del Sindaco
pro tempore
, non costituito in giudizio;

nei confronti

della Società Milano Serravalle-Milano Tangenziali S.p.a., in persona del rappresentante legale
pro tempore
, non costituita i…

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