Cassazione civile Sez. II ordinanza n. 30650 del 30 dicembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:30650CIV

Massima

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Il ricorso per cassazione è inammissibile se non contiene la formulazione di un quesito di diritto, come prescritto dall'art. 366-bis c.p.c. Tale requisito, introdotto dal d.lgs. n. 40/2006, risponde all'esigenza di soddisfare l'interesse del ricorrente a una decisione diversa da quella impugnata e, al contempo, di consentire alla Corte di Cassazione di esercitare la sua funzione nomofilattica, estrapolando il principio di diritto applicabile alla fattispecie. Il quesito di diritto deve essere esplicito, specifico e conferente rispetto al decisum impugnato, in modo che dalla sua risposta - affermativa o negativa - discenda in modo univoco l'accoglimento o il rigetto del gravame. L'omissione di tale adempimento comporta l'inammissibilità del ricorso, in quanto il quesito di diritto costituisce il punto di congiunzione tra la risoluzione del caso specifico e l'enunciazione del principio giuridico generale, essenziale per l'investitura del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETITTI Stefano - Presidente

Dott. PARZIALE Ippolisto - rel. Consigliere

Dott. D'ASCOLA Pasquale - Consigliere

Dott. GIUSTI Alberto - Consigliere

Dott. CARRATO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso 26153-2008 proposto da:

(OMESSO), domiciliato in ROMA, presso la CORTE DI CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avv. ARTIACO GIUSEPPE, giusta procura speciale in calce al ricorso;

- ricorrente -

contro

PREFETTO PRO-TEMPORE DELLA PROVINCIA DI NAPOLI, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA DEI PORTOGHESI 12, presso l'AVVOCATURA GENERALE DELLO STATO, che lo rappresenta e difende, ope legis;

- controricorrente -

a…

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