Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41609 del 29 ottobre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:41609PEN

Massima

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Il diritto di critica giornalistica, pur ampio, non può essere esercitato in modo arbitrario o fazioso, ma deve fondarsi su una ricostruzione obiettiva e neutrale dei fatti, senza l'attribuzione di circostanze false o gravemente distorte. Pertanto, il giudice, nel valutare la sussistenza della scriminante del diritto di critica, deve verificare attentamente la veridicità delle affermazioni poste a base del giudizio espresso, senza limitarsi a considerazioni generali sulla rilevanza pubblica del tema trattato o sulla forma espressiva utilizzata. Ove siano denunciate specifiche falsità o gravi distorsioni dei fatti, il giudice è tenuto a disporre un approfondimento istruttorio, anche in sede dibattimentale, al fine di accertare la fondatezza delle critiche giornalistiche, senza poter escludere aprioristicamente tale necessità sulla base della mera tipologia di reato contestato. Infatti, la verità storica del fatto narrato o posto a base del giudizio espresso costituisce un limite interno alla libertà di manifestazione del pensiero, sicché la falsità dell'informazione non può essere coniugata con l'interesse pubblico alla stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - rel. Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA e dalla parte civile S.p.A. St. di. Me. ;

avverso la sentenza di non luogo a procedere nei confronti di:

MA. Cu. , nato a (OMESSO), e di M. E. , nato a (OMESSO);

pronunciata in data 4 giugno 2009 dal Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Roma;

udita la relazione del Consigliere Dott. Renato BRICCHETTI;

sentite le conclusioni de…

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