La revoca dell'autorizzazione all'esercizio dell'attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto è legittima quando il titolare dell'autorizzazione abbia commesso gravi violazioni, come il mancato versamento all'ente competente delle somme introitate per tasse automobilistiche e altre causali, a prescindere dall'intervenuta condanna penale definitiva. La motivazione del provvedimento di revoca deve dare conto in modo congruo delle gravi violazioni commesse, senza che assumano rilievo eventuali circostanze giustificative addotte dal titolare dell'autorizzazione o il nesso causale tra la sua condotta e i comportamenti di terzi. Il procedimento di revoca deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, che consenta all'interessato di prendere cognizione della volontà dell'amministrazione di revocare l'autorizzazione e di presentare le proprie deduzioni.