Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3777 del 27 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3777PEN

Massima

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Il concetto di associazione per delinquere, ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416 c.p., si sostanzia nella stabile organizzazione di più persone finalizzata alla commissione di una pluralità indeterminata di delitti. La sussistenza di tale reato associativo può essere desunta anche da episodi criminosi specifici, quali richieste di rendiconti a ex associati ritenuti infedeli o condotte estorsive, che rivelino l'esistenza di un vincolo associativo e di una struttura organizzativa finalizzata alla realizzazione di una pluralità indeterminata di delitti. Ai fini della valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza a carico del singolo indagato, il giudice di merito può legittimamente valorizzare elementi quali la presenza dell'indagato in occasione di riunioni o incontri finalizzati all'attuazione di condotte delittuose, nonché la sua partecipazione alle fasi esecutive di specifici reati-scopo, in quanto espressivi del suo inserimento nel sodalizio criminoso. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato alla verifica della correttezza dell'iter logico-argomentativo seguito dal giudice di merito nella valutazione degli elementi probatori, senza poter riesaminare nel merito le risultanze istruttorie, salvo i casi di manifesta illogicità o contraddittorietà della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo Liber - Presidente

Dott. DIDOMENICO Vincenzo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. PA. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 12/09/2008 TRIB. LIBERTA' di MILANO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDOMENICO VINCENZO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. MONTAGNA Alfredo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. PITASI Basilio che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO …

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