Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27925 del 26 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27925PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203 del 1991 (c.d. aggravante mafiosa) richiede non solo la commissione del reato in contesto mafioso, ma anche che l'agente abbia agito consapevolmente avvalendosi della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà proprie dell'associazione criminale, evocandone la riconoscibilità e sfruttandone gli effetti per agevolare la realizzazione dell'illecito. Pertanto, la mera connotazione di spregiudicatezza, violenza e prevaricazione della condotta, pur se sintomatica di un contesto criminale, non è di per sé sufficiente ad integrare tale aggravante, essendo necessario l'accertamento di un consapevole riferimento, anche implicito, all'efficacia intimidatrice e alla forza di pressione riconducibili a specifici assetti associativi mafiosi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. LANZA Luigi - rel. Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuele - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore distrettuale della Repubblica presso il Tribunale di Palermo;

avverso l'ordinanza 26 febbraio 2013 del Tribunale del riesame di Palermo pronunciata nei confronti di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso e la memoria dell'avv. (OMISSIS).

Udita la relazione fatta dal Consigliere Luigi Lanza.

Sentito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale dott. MONTAGNA Alfred…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.