Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30635 del 23 luglio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:30635PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare della custodia in carcere, afferma che: Il rinnovo dell'ordinanza cautelare da parte del giudice competente, ai sensi dell'art. 27 c.p.p., non richiede necessariamente un nuovo interrogatorio di garanzia, salvo che non siano contestati nuovi fatti o l'ordinanza sia fondata su indizi o esigenze cautelari in tutto o in parte diversi da quelli posti a base della precedente ordinanza emessa dal giudice incompetente. Le intercettazioni disposte con decreto del P.M. e convalidate dal G.I.P. sono legittime anche se effettuate in luoghi diversi dalla sede della Procura, purché il decreto sia congruamente motivato in ordine all'indisponibilità degli apparecchi della Procura, come precisato dalle Sezioni Unite nella sentenza Gatto. Il riferimento, nei decreti di proroga delle intercettazioni, all'utilizzo di una fonte confidenziale non determina l'inutilizzabilità delle intercettazioni stesse, quando vi siano altri elementi indiziari a carico dell'indagato che giustifichino autonomamente l'adozione della misura. I motivi di ricorso che attengono al merito della valutazione degli elementi probatori, senza individuare errori di diritto o di logica argomentativa nel provvedimento impugnato, sono inammissibili, in quanto la Corte di Cassazione non può riesaminare il compendio probatorio, essendo tale attività riservata ai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AR. GI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 26/01/2009 del TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CALABRESE ((omissis));

sentite le conclusioni del P.G. Dott. STABILE Carmine che ha chiesto il rigetto del ricorso;

udito il difensore Avv. RIZZO Maria, che ha concluso per l'accoglimento dei motivi di ricorso.

OSSERVA

Con l'impugnata ordinanza e' s…

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